Roma, 28 luglio 2022
Appello alle Istituzioni:
“Proteggete gli anziani non autosufficienti dalle conseguenze della crisi politica”
Alla c.a. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica
Alla c.a. Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Alla c.a. Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Alla c.a. Roberto Speranza, Ministro della Salute
In Italia esiste una diffusa questione sociale che ha sempre incontrato difficoltà nel trovare ascolto da parte della politica nazionale. È quella riguardante le persone anziane non autosufficienti: se si considerano loro, i familiari e chi le assiste professionalmente si arriva a oltre 10 milioni di individui. Nell’attuale legislatura, finalmente, è stato avviato un positivo percorso di cambiamento. Tuttavia, la sua brusca conclusione rischia di vanificare gli sforzi finora effettuati.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – approvato lo scorso anno – prevede una riforma che introduca “un sistema organico di assistenza agli anziani non autosufficienti”. È un atto atteso da trent’anni e che, nel frattempo, è stato compiuto in tutti i Paesi europei simili al nostro. Ovunque questa innovazione ha modificato in profondità il settore, rafforzandolo notevolmente. La riforma è da realizzare attraverso una Legge Delega, che il Parlamento deve approvare entro la primavera 2023.
La riforma è da molti mesi in lavorazione, con la regia della Presidenza del Consiglio, e alcuni presupposti sono stati introdotti grazie alle misure previste dalla Legge di Bilancio per il 2022. La preparazione della riforma ha potuto beneficiare di numerosi contributi, in particolare da parte del “Gruppo di lavoro su interventi sociali e politiche per la non autosufficienza” presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del “Comitato di Coordinamento sulle politiche in materia di assistenza sanitaria e socio-sanitaria alla popolazione anziana” presso la Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute e del “Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza”. Progressivamente, i diversi contributi sono stati coordinati tra loro e collocati in un disegno organico e riformista.
Con la prematura interruzione della legislatura, esiste il rischio di disperdere quanto è stato realizzato sinora e di rendere inutile il percorso avviato. Ciò significherebbe ricominciare daccapo nella nuova legislatura, peraltro con ben poco tempo a disposizione. Vi chiediamo, dunque, di compiere ogni azione possibile affinché si dia seguito al lavoro compiuto e la nuova attenzione verso la non autosufficienza non rimanga una mera dichiarazione d’intenti. A questo fine, Vi chiediamo di utilizzare gli spazi in tal senso assicurati dal legame tra la riforma, il PNRR e il suo cronoprogramma.
È pure decisivo evitare le conseguenze negative della fretta e del clima di fine legislatura, riscontrate più volte in passato. Riteniamo, dunque, essenziale definire la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti nella sua interezza e non solo in sue singole parti. Parimenti, per noi è dirimente che la riforma sia coerente con le proposte che abbiamo elaborato – attraverso un ampio percorso partecipato che ha coinvolto tutte le nostre organizzazioni – finalizzate all’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani”. Nelle pagine seguenti ne riportiamo la sintesi dei punti chiave.
In conclusione, ciò che Vi stiamo chiedendo è di proteggere gli anziani non autosufficienti e le lo-ro famiglie dalle conseguenze dell’attuale crisi politica.
Vi ringraziamo per l’attenzione e cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri migliori saluti.
Le 48 organizzazioni del Patto